Camerini, Eugenio Salomone


SIGLE NEL TB: [Cam.] = 3357 > Eugenio Camerini (spogli)

 

«La diffusione della cultura intellettuale, l’incremento degli studi, il decoro della Nazione, erano il suo termine fisso»: questo l’elogio che Michele Maroni ebbe a tributargli nel suo discorso commemorativo (Ancona, Stabilimento Crivelli, 1875, p. 17). L’impegno intellettuale a sfondo morale inizia in effetti già nella natia Ancona, da cui si diparte nel 1848, in seguito a dissesti economico-famigliari, per trasferirsi a Firenze dove continua a svolgere la sua attività di pubblicista e letterato su quotidiani come il «Nazionale», attività che prosegue anche dal 1850 al 1859 (in giornali come «Il Risorgimento» e «Il Cimento») quando si sposta, esule, a Torino, dove conobbe il conte di Cavour.

Nel 1857 pubblica L’eco italiano, fiore del parlar familiare e della conversazione civile in Italia (Leipzig-London, Giegler e Violet -Trübner & Co., 1857) che testimonia il suo appassionato impegno civile nello sviluppo del valore veicolare della lingua unitaria, il quale lo spingerà, una volta giunto a Milano (dove conobbe Massimo d’Azeglio di cui delineò il profilo in Massimo D’Azeglio per Eugenio Camerini, Torino, Unione Tipografico-Editrice, 1861), a curare un’edizione, in formato economico, dei Promessi sposi (Milano, Sonzogno,1873). Camerini assume l’incarico di segretario dell’Accademia milanese di Scienze e Lettere, di collaboratore a riviste («Il Crepuscolo») e, dal 1862 al 1865, si impegna nell’attività di curatore della Biblioteca rara per l’editore Daelli, con titoli che spaziano da L’Aretino ovvero Dialogo della pittura di Ludovico Dolce (1863), al Ragionamento di Monsignor Paolo Giovio sopra i motti e disegni d’arme e d’amore che comunemente chiamano imprese (1863), al dialogo La strega ovvero degli inganni de’ demoni di Giovan Francesco Pico della Mirandola (1864) a Il Candelaio commedia di Giordano Bruno nuovamente stampata e diligentemente corretta (1863). Sempre per l’editore Daelli, Camerini cura un considerevole numero di opere che collocano le sue scelte letterarie nell’ambito di una letteratura impegnata di impronta purista sulle orme di Basilio Puoti che egli aveva conosciuto a Napoli. È del 1863 la ristampa dell’Elogio della pazzia di Erasmo da Rotterdam (antica edizione italiana riveduta e corretta), nella cui introduzione Camerini si appella ai principi di Erasmo da lui ritenuti pari a quelli che hanno animato il secolo del Risorgimento: «ma i loro principi sono nel secolo del Risorgimento; nel secolo della metamorfosi o meglio della metempsicosi dell’incivilimento europeo», p. XVI.

Grazie alle sue raccomandazioni molti giovani esuli, alcuni dei quali destinati a divenire intellettuali di punta, trovano lavoro come pubblicisti (in riviste come «Il Cimento», la «Rivista Contemporanea») e ricevono quindi un sostegno economico; fra loro Niccolò Tommaseo, Bertrando Spaventa, Francesco De Sanctis, Francesco Domenico Guerrazzi. Tommaseo contraccambia invitando Camerini - una lettera di quest’ultimo risalente al luglio del 1857 lo attesta - alla compilazione del Dizionario della lingua italiana (Carteggio inedito, pp. LIII-LIV); nel settembre del 1859, Camerini definisce tale attività ‘briga del Dizionario’ sia a causa delle ripetute recriminazioni di Tommaseo all’editore Pomba (il quale, per ripicca, sospende i pagamenti ai tre compilatori, per cui si veda il Carteggio inedito, p. 518) sia a causa delle innumerevoli osservazioni e correzioni che il Dalmata inseriva sulle schedature dei colleghi (e viceversa). Riconducibile a queste vicende e dissapori anche la citazione in giudizio, il 4 ottobre del 1859, di Camerini all’editore Pomba che gli aveva interrotto il pagamento per la partecipazione al Dizionario. Camerini lascia intendere che dietro vi sia la mano di Tommaseo il quale lo avrebbe screditato presso l’editore; la cosa ci induce a pensare che, dietro il reciproco rispetto, in realtà si nascondesse una forte tensione (Carteggio inedito, pp. 514-515).

Durante gli anni dell’unificazione, egli è il più attivo fra i divulgatori della letteratura straniera in Italia (cfr. Palermo 1974): traduce per la prima volta in italiano L’uomo che ride di Victor Hugo; scrive interessanti articoli critici, su autori inglesi, francesi, tedeschi e americani (fra cui Poe e Dickens), in seguito confluiti nella raccolta Profili letterari (Firenze, Barbera,1870) e Nuovi profili letterari (Milano, Battezzati e Saldini Coeditori, 1875).

Le sue scelte, mai scontate ma dettate da fervore civile, lo spingono alla riedizione, nel 1873, della Commedia dantesca, caratterizzata da pregevoli commenti e altrettanto pregevoli illustrazioni di Gustave Doré, edizione che lo rende tuttora noto presso gli studiosi anche all’estero (Invernizzi 2023).

Per la stessa Sonzogno si impegna nella curatela con relativa introduzione di ristampe come le Commedie di Pietro Aretino (1875), I precursori del Goldoni (1872), Opere di Francesco Berni (1874), Le novelle di Franco Sacchetti recate a buona lezione (1873), Il Morgante maggiore di Luigi Pulci (1873), L’Orlando furioso (1873), La Gerusalemme liberata (1873), Tragedie e poesie di Ugo Foscolo (1874), solo per citarne alcune, senza contare un rimanente numero di opere di autori latini e greci («Biblioteca classica economica»).

L’Antologia poetica ad uso degli allievi delle scuole medie italiane dell’impero austro-ungarico: Supplemento ai testi di lettura prescritti per le classi superiori dei suddetti istituti (Trieste-Fiume, G. Chiopris, 1888), data alle stampe vivente Camerini, è un testo scolastico in cui l’autore espone, in una parte introduttiva, la propedeutica stilistica e metrica utile per affrontare la lirica della tradizione.

 

Alla BNCF sono conservate poche missive fra Camerini e Tommaseo: 2 lettere inviate da Camerini a Tommaseo, il 16 gennaio e il 3 ottobre 1858, coll. Carteggi Tommaseo, P 59. 83, e 1 lettera da Tommaseo a Camerini, s.d., coll. C. Vari 308, 220.

 

Bibliografia critica essenziale

·                    Carteggio inedito Tenca-Camerini, a cura di Iginio De Luca, Milano-Napoli, Ricciardi Editore, 1873.

·                    Invernizzi, Simone, Le edizioni e il commento alla Commedia di Eugenio Camerini, in Dante a Milano e nel mondo, a cura di Stefania Baragetti - Francesco Braschi – Pier Francesco Fumagalli, Milano, Biblioteca ambrosiana-Centro ambrosiano, 2023, pp. 187-216.

·                    Palermo Antonio, Camerini, Eugenio, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1974, s.v.

  

[Mara Nardo]

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