Gino Capponi

SIGLE NEL TB: [G. Capp.] = 39; [G. Capp.] = 27; [G. Cappon.] = 3; [G. C.] = 1; [G. Cap.] = 1; [Cappon.] = 1

Il rapporto fra Gino Capponi (Firenze, 13 settembre 1792-3 febbraio 1876) e Tommaseo è noto, e attestato dalla mole consistente di lettere edite con solerzia di note a corredo da Del Lungo e Prunas e conclusa in tempi recenti da Simone Magherini (in massima parte conservate alla BNCF). Le lettere tramandano un rapporto di amicizia solido, condiviso, attento da parte di entrambi alle questioni che investivano la cultura e la società in Italia e in Europa; non di secondo piano sono le lettere in cui i due si scambiano pareri su scritti propri o di altri, e quelle in cui condividono aspetti di gioia o di dolore della propria esistenza (cfr. Niccolò Tommaseo e Gino Capponi, Carteggio inedito dal 1933 al 1874, per cura di Isidoro Del Lungo e Paolo Prunas, Bologna, Zanichelli, 1911-1932 (1: 1833-1837, pubbl. 1911; 2: 1837-1849, pubbl. 1914; 3: 1849-1854, pubbl. 1920; 4.1: 1854-1859, pubbl. 1923; 4.I2, 1859, pubbl. 1932) e Gino Capponi-Niccolò Tommaseo. Carteggio (1859-1874), a cura di Simone Magherini, Firenze, Le Monnier Università, 2022).

Si rimanda almeno alla voce di Piero Treves, in DBI, Volume 19 (1976), s.v.

Il contributo di Capponi al TB conta una settantina di interventi in riferimento alle varietà dialettali di toscana (proverbi, modi di dire, significati regionali).

[AR]

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