È stato un atleta, in particolare un podista. Nel 1901, fondò, insieme a Bruto Seghettini e Angelo Golini, il club podistico “Audace Roma”. Fu vincitore per tre volte del titolo italiano per la marcia e, nel 1905, fu campione d’Italia nei 400m. Sempre nello stesso anno, diventò vice-segretario della società calcistica “Lazio”. Fu allenatore di podismo e si interessò alla teoria dello sport, tanto da pubblicare il saggio La tecnica dell’allenamento (di cui non si conosce la data di pubblicazione). Collaborò con alcune testate giornalistiche sportive, quali la «Lettura sportiva» e «L’Italia sportiva», e fu consulente organizzativo italiano per le Olimpiadi di Anversa del 1920. Si sposò nel 1909 a Roma e fu uno dei maggiori esponenti fascisti di Genzano. Morì nel 1923 in circostanze drammatiche.